
Con la bella stagione è un piacere trascorrere del tempo all’aria aperta col proprio cane; la soglia di attenzione non deve però mai abbassarsi del tutto, perché in natura possono esserci varie insidie per il nostro amico a quattro zampe. In questo articolo parleremo di un “nemico” piccolo piccolo, ma molto insidioso: il forasacco.
I forasacchi sono delle piccole spighe prodotte da piante Graminacee, in particolare orzo e avena; esse sono ricoperte di peli rigidi e pungenti, che possono impigliarsi tra i peli e penetrare nel corpo dei nostri animali, in particolare fra le dita, nelle orecchie, nel naso, negli occhi, sotto pelle, causando infezioni e disturbi anche gravi.
Il Forasacco ha una struttura appuntita in grado di bucare e infilarsi in ogni pertugio, misura 1-3 cm e la peluria di cui è ricoperto è costituita da micro uncini retroflessi che gli permettono di progredire in una solo direzione, in avanti; pertanto, una volta entrato, non può uscire tanto facilmente.
I forasacchi non sono pericolosi quando sono verdi e freschi perché in questa fase fanno fatica a staccarsi dal gambo della pianta, ma lo diventano quando sono secchi e si staccano facilmente, impigliandosi poi saldamente al pelo o al corpo dell’animale.
La comparsa dei forasacchi corrisponde alla stagione primaverile/estiva, precisamente tra Aprile/Maggio e Settembre/Ottobre. Le piante che producono queste spighette sono diffuse in tutta Italia, e si adattano ad ogni habitat: campi, prati, giardini, aiuole, parchi, sui cigli delle strade… è chiaro quindi che possiamo incontrarli molto facilmente durante una passeggiata con il nostro cane.
Il Forasacco è pericoloso perché può forare e infilarsi in numerosi tessuti e apparati, penetrando in profondità e causando infezioni, arrossamenti, gonfiori, perforazioni, dolore e problemi anche molto seri, fino a necessitare di interventi chirurgici. Le localizzazioni più comuni sono generalmente:

- Nel naso: durante una passeggiata in un campo o in parco, mentre corre all’aria aperta o annusa vigorosamente tra le piante, il vostro cane potrebbe inalare uno o più forasacchi; in questo caso inizierà a starnutire ripetutamente e potrebbe fuoriuscire del sangue dalle narici. Se dopo una passeggiata in zone a rischio, il tuo cane manifesta questi sintomi, è importante portarlo immediatamente dal veterinario. Generalmente è necessaria la sedazione per consentire un’ispezione approfondita delle cavità nasali e l’eventuale estrazione della spiga, utilizzando appositi strumenti medici o, in alcuni casi, la rinoscopia.
- Nell’orecchio: in questo caso il vostro cane inizierà a scuotere ripetutamente la testa, o potrebbe tenerla inclinata e guaire se provate a toccare la parte, quando il forasacco penetra nel canale auricolare e vi rimane può causare otiti e il pericolo più grande è che possa perforare il timpano, con conseguente riduzione della capacità uditiva. Per questo motivo è importante portare subito il cane dal veterinario. Anche in questo caso è necessaria la sedazione per ispezionare il condotto uditivo ed estrarre la spiga.
- Tra le dita: per la sua struttura appuntita e acuminata, il forasacco può bucare la pelle e, ad esempio, è molto comune che si insinui negli spazi interdigitali, tra le dita del vostro cane; in questo caso è possibile notare arrossamento, gonfiore, fuoriuscita di pus, e talvolta anche un foro di ingresso; al tatto, la parte risulterà calda e dolente e il vostro amico potrebbe zoppicare e leccare incessantemente la parte. Anche in questo caso è bene portare il cane dal veterinario prima possibile per consentire l’estrazione, anche perché, se la spiga non venisse estratta, potrebbe continuare a progredire in avanti, creando delle fistole e delle ferite che solitamente fanno fatica a rimarginarsi e si infettano facilmente.

- Nell’occhio: un altro sito “amato” dai forasacchi è l’occhio del vostro cane; solitamente la spiga può insidiarsi sotto la terza palpebra ed in generale sotto le palpebre, sia superiore che inferiore, causando irritazione con congiuntivite, gonfiore e lacrimazione; il cane potrebbe tenere l’occhio chiuso o provare a sfregarlo con la zampa a causa del fastidio. Essendo appuntito, il forasacco potrebbe anche forare la cornea, causando gravi ulcere, e nei casi più gravi compromettere la vista del vostro cane; per questo, ancora una volta, è importante rivolgersi al veterinario, che provvederà alla sedazione e alla rimozione del corpo estraneo.
- In bocca: quando il cane corre per i campi a bocca aperta il forasacco potrebbe entrargli in bocca; da qui, la spiga potrebbe perforare le guance creando un ascesso visibile dall’esterno come una massa, oppure potrebbe passare in gola, ed in tal caso il sintomo più comune è la tosse improvvisa, violenta e persistente, accompagnata anche da tentativi di espettorazione. La situazione più pericolosa è quando il cane inala il forasacco direttamente in trachea; da qui la spiga può arrivare ai bronchi, creando gravi bronchiti, con tosse persistente e cronica e non responsiva agli antibiotici; infine, dai bronchi, la spiga può arrivare al parenchima polmonare causando gravi polmoniti, può perforare il polmone con conseguente pneumotorace e versamento pleurico, e addirittura raggiungere le vertebre causando un’infezione del disco vertebrale.
- Sotto pelle: il Forasacco può penetrare sotto pelle in qualunque zona del corpo del vostro animale; solitamente nella parte colpita si manifesta rossore, gonfiore, dolore, fuoriuscita di pus, fistole o, se l’organismo riesce ad incapsulare la spiga, formazione di granulomi che appaiono come noduli di consistenza tendenzialmente dura.

Attenzione! Così come per il cane, il forasacco rappresenta un pericolo anche per il gatto, in particolare per i gatti che vivono all’aperto o comunque gatti di casa che hanno anche accesso all’esterno. I sintomi e le localizzazioni del forasacco nel gatto sono sovrapponibili a quanto descritto per il cane.
Prevenzione:
- Quando tornate a casa dopo una passeggiata all’aria aperta, soprattutto durante la primavera e l’estate, controllate sempre il vostro amico a quattro zampe; fate un’approfondita ispezione di orecchie, occhi, zampe, in particolare tra le dita, sul pelo e in generale su tutto il corpo.
- Spazzolatelo regolarmente e ricordate che in commercio esistono alcuni validi aiuti a scopo preventivo, come i paraorecchie o cuffiette, che risultano particolarmente utili, se non addirittura indispensabili, soprattutto per determinate razze che spesso sono più esposte al pericolo dei forasacchi: Cocker Spaniel, Lagotto Romagnolo, Cavalier King e in generale razze o meticci a pelo medio-lungo, orecchie lunghe e la tendenza ad annusare molto il terreno.
- Evitate le passeggiate in zone con erba alta e forasacchi ben visibili.
Se notate qualcosa di anomalo o se il vostro cane (o gatto) manifestasse uno dei sintomi descritti sopra non esitate a portarlo dal veterinario.